[DENTRO LE CANTINE] Come nasce il vino da messa? Viaggio tra mosti, ceralacca, sigilli e rigidi controlli

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L’enologo Domenico Trapani della Martinez vini: «Qui lavoriamo il mosto meno possibile, vengono selezionate le uve che ne garantiscono una elevata gradazione alcolica per assicurarne una buona stabilità nel tempo dopo l’apertura della bottiglia. L’unica aggiunta permessa, verso la fine della fermentazione alcolica, è l’alcol di vino, allo scopo di aumentare la conservabilità del prodotto. Il vino così ottenuto non può comunque superare i 18 gradi alcolici, ma può essere illimpidito, purché non restino tracce dei chiarificanti inseriti». (foto Max Firreri)

continua..

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