Con l’intervento di un escavatore sono stati spenti i fuochi dei rifiuti nella cava sequestrata di via Farfantazzo nel territorio di Mazara del Vallo (ma a due passi da Torretta Granitola). Nicola Cristaldi, primo cittadino di Mazara del Vallo, ha firmato un’ordinanza per intervenire con urgenza affinché si spegnessero i focolari dai quali si sprigionano i fumi nocivi. Sul posto è intervenuto il geometra Alberto Gancitano dell’Ufficio tecnico del Comune e una ditta incaricata che ha iniziato a operare con un escavatore cingolato. La necessità era quella di bloccare la fuoriuscita dei fumi che in queste settimane hanno raggiunto la borgata di Torretta Granitola. «L’intervento più generale – ha detto ieri il geometra Gancitano – riguarderà l’intera cava di 22.000 metri quadrati. Dapprima si spegneranno i fuochi, poi si procederà alla bonifica del sito con la separazione dei diversi rifiuti. Insieme all’Arpa, altresì, saranno effettuati i carotaggi per conoscere il tipo di rifiuto che è sotterrato».

cavatorretta

L’area, qualche giorno addietro, è stata sequestrata dalla Polizia Municipale e dagli uomini della sezione navale della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo, dopo la segnalazione di un architetto che vive a Torretta Granitola. Gli agenti della Municipale e della Finanza hanno anche individuato il proprietario della cava, un imprenditore di Mazara del Vallo, che è stato denunciato. Non è la prima volta che la cava viene sequestrata. Nel 2007 fu lo stesso proprietario a presentare una denuncia contro ignoti dopo aver trovato abbandonati alcuni fusti contenenti liquido sospetto. L’inchiesta dovrà fare emergere che tipo di rifiuti sono sotterrati e l’eventuale individuazione degli autori del conferimento illegale.

Max Firreri

 

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