SAVERIO XERES E GIORGIO CAMPANINI
Manca il respiro. Un prete e un laico riflettono sulla Chiesa italiana
Ancora Milano, 2011, pp.144, € 13
Un prete e un laico riflettono sulla Chiesa italiana. Così recita il sottotitolo del libro di Saverio Xeres e Giorgio Campanini che si intitola Manca il respiro. Un testo non solo a due mani ma anche definito chiaramente in due parti: di Saverio Xeres la prima parte “la Chiesa italiana nel passaggio culturale degli ultimi decenni” di Giorgio Campanini la seconda “alla riscoperta della categoria conciliare di popolo di Dio”. Ho subito letto questo libro per due ragioni profonde: da un lato finalmente un nome e una descrizione a quella sensazione condivisa, di questi tempi, nelle nostre comunità cristiane, un senso di oppressione, quasi mancasse il respiro. Una chiesa in affanno. Dall’altro cercare di entrare nel dibattito ecclesiastico attuale per la porta a due ante della riflessione sociologica e credente così da non cadere e non cedere alle banalità di certe analisi e certe proposte che cercano solo il nuovo e il consenso. Chiave per entrare nel testo è porsi la domanda: ma che ne è stato del Concilio Vaticano II? Dove possiamo riconoscere e gustare i frutti di quella intensa stagione ecclesiale? È una domanda in verità lontana dal quotidiano parrocchiale, e una domanda che spesso diventa solo motivo di difficili dialoghi tra preti riguardo al modo di celebrare o di governare, e una domanda che non sorge spontaneamente negli ambienti di formazione e di educazione ecclesiale. Questo testo riesce a definire con analisi e con coraggio il disagio culturale per l’assenza della domanda popolare sull’eredità conciliare. Eppure il Concilio ha indicato e aperto una via profetica del rinnovamento ecclesiale; un rinnovamento che avesse la missione di attualizzare la viva Tradizione della Chiesa. Il Concilio per diventare eredità deve diventare Tradizione. È il respiro forte per questa nostra Chiesa in affanno non può che venire da quel polmone laicale che risulta ancora ampiamente inattivo. Il libro propone una riscoperta profetica del valore laicale come respiro integrante del corpo di Cristo, come corresponsabilità e della sfida che solo la povertà può porre ad una logica invece conforme alla mentalità del mondo. laici e povertà due vie della profezia pastorale. Ma chi è seriamente interessato ad imboccarle?
A cura di don Vito Impellizzeri