La vita di una Chiesa locale è scandita da fatti ordinari che caratterizzano il suo cammino di fede e di missionarietà e da eventi straordinari che accadono in tempi particolari e che segnano momenti significativi della sua storia. L’avvicendamento dei vescovi nel governo pastorale di una diocesi ha connotazioni di ordinarietà e di straordinarietà insieme. Infatti, è nella natura delle cose che un ministero abbia un suo inizio e una sua conclusione; niente di più ovvio, si potrebbe dire. Nello stesso tempo il passaggio da un vescovo al suo successore riveste un carattere di singolarità in quanto, pur essendo entrambi custodi della medesima missione a loro conferita dal Papa, tuttavia ciascuno mette a servizio di tale ufficio la propria vita con tutte le risorse che ha e con i doni di grazia che il sacramento dell’episcopato gli conferisce.

Ecco perché la successione non è un fatto puramente formale, ma costituisce un momento di irruzione dello Spirito nella vita di una persona e di una Chiesa. In questo contesto occorre tenere presenti due considerazioni irrinunciabili: la prima, di carattere cristologico, fa riferimento al fatto che capo della Chiesa è Cristo, e sempre lui rimane; la seconda, di carattere ecclesiologico, riguarda le Chiese locali, trascendenti rispetto al ministero ordinato (vescovo, presbiteri, diaconi). Cristo capo associa al suo carisma sacerdotale, profetico e regale, con la potenza dello Spirito Santo, ministri secondo diversi ordini per formare il popolo sacerdotale. Ma la pietra angolare è Lui, l’Unto del Padre, il Kyrios. Il vescovo è chiamato, pertanto, a manifestare in trasparenza il volto e il carisma di Cristo capo, prescindendo dal volto di ciascun vescovo. Infatti, «nella persona […] dei vescovi, assistiti dai sacerdoti, è presente in mezzo ai credenti il Signore Gesù Cristo, pontefice sommo» (LG 21). È naturale, allora, che noi (vescovi e preti) con tutto il nostro bagaglio di doti e di limiti passiamo, mentre Lui rimane per sempre. Ed è a Lui che tutti (pastori e fedeli) devono essere condotti e legati. Non è pensabile, perciò, trasformare il rapporto sacramentale tra il vescovo e la porzione di popolo di Dio che gli affidata in un rapporto privato, esclusivo e vincolante che viola la libertà con la quale Cristo ci ha liberati (cfr Gal 5,1).
L’unico rapporto vincolante non può che essere il rapporto con Cristo. La seconda considerazione riguarda la Chiesa locale. Essa ha una storia, una tradizione, una vocazione, una missione che non sono frutto del genio di qualcuno, in quanto in ciascuna Chiesa locale si realizza il mistero della Chiesa, sacramento di salvezza. E la Chiesa di Mazara del Vallo ha cercato in questi anni di richiamarsi alla sua storia e alla sua vocazione mediterranea; e ciò approfondendo e implementando il tesoro di cose antiche e nuove che hanno segnato lodevolmente e preziosamente la sua storia, scritta da uomini e donne sagge, fedeli alla loro vocazione battesimale e guidati da pastori sapienti e docili alla voce dello Spirito. In questi anni abbiamo avviati dei processi, facendo leva proprio sulla collocazione di questa Chiesa al centro del Mare mediterraneo e mettendola in dialogo con le Chiese dirimpettaie del Maghreb. Si tratta di un patrimonio irrinunciabile affidato a questa porzione di popolo di Dio che continua a esserne custode e garante.
In questo contesto desidero porgere il saluto di benvenuto e di augurio, mio e di questa Chiesa, al Vescovo eletto di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella. Attendiamo di conoscerlo e di accoglierlo con affetto fraterno e con disponibilità a sostenerne con la preghiera e la collaborazione il ministero episcopale. Comprendiamo la sua trepidazione nel sentirsi chiamato a questa missione impegnativa e nel dare una svolta assai innovativa alla sua vita, chiamato come Abramo a lasciare la sua terra per servire il Signore in questa Chiesa. Lo affidiamo all’intercessione della Tuttasanta Madre di Dio, che veneriamo sotto il titolo di Madonna del Paradiso, e a San Vito, giovane martire mazarese.
Monsignor Domenico Mogavero per Condividere