[L’APPELLO] Pescatori sequestrati, il cardinale Turkson: «Si risolva questa penosa situazione»

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Anche il cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per lo sviluppo umano integrale, ha lanciato un appello per i pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia. In occasione della Giornata mondiale della pesca, il pensiero del cardinale Turkson è andato ai pescatori di tutto il mondo che vivono difficoltà e in particolare alle condizioni dei 18, di diverse nazionalità provenienti da Mazara del Vallo, in Sicilia, che sono trattenuti in Libia dal 2 settembre, senza possibilità di comunicare con le loro famiglie. Il cardinale si è rivolto ai Governi e alle autorità nazionali competenti «affinché risolvano questa penosa situazione e trovino una soluzione positiva attraverso un dialogo aperto e sincero».

Al centro del Messaggio del Cardinale alla vigilia della Giornata mondiale della pesca (che si celebra ogni anno il 21 novembre) c’è il mondo del mare, della pesca, dell’occupazione, dell’alimentazione e dell’industria a confronto con i suoi problemi cronici e con gli effetti devastanti della pandemia. Il settore della pesca è uno di quelli più vulnerabili e più colpiti in ambito economico dagli effetti della pandemia e questo è particolarmente rilevante se si pensa che esso dà lavoro a circa 59,5 milioni di persone, in prevalenza in Asia, dove si conta l’85% della forza lavoro mondiale e il 68% della flotta peschereccia mondiale. L’impatto – spiega il cardinale Turkson nel suo Messaggio – è legato innanzitutto alle misure del distanziamento imposto, alla chiusura dei mercati, al taglio del flusso turistico in ristoranti e hotel. «Ciò – rileva il porporato – ha creato grossi problemi per la vendita del pesce fresco e dei prodotti correlati, soprattutto per quanto riguarda il crollo della domanda e l’abbassamento dei prezzi offerti per il pescato, così che, nella situazione attuale, la pesca, la lavorazione del pesce, il consumo e il commercio sono andati costantemente diminuendo».

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