[L’ANNIVERSARIO] La parrocchia Cristo Re compie 75 anni: «Il luogo del cuore»

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Raccontare cosa sia e cosa sia stata la parrocchia Cristo Re in San Martino di Mazara del Vallo nei suoi 75 anni di vita [LEGGI QUI IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI] non è facile per le emozioni che affiorano e per la molteplicità di sentimenti ricchi di gratitudine di cui si è pervasi, per quanto in essa si è vissuto. Forse l’unico modo per spiegarlo sono le parole pronunciate da Gesù quando disse ai suoi discepoli: «Venite e vedrete». Chi, infatti, ha avuto la possibilità di oltrepassare la soglia della parrocchia Cristo Re ha potuto sperimentare che cosa significhi vivere “in Cristo, per Cristo e con Cristo”, ha potuto assaporare la gioia di una vita comunitaria basata sull’unione, sul confronto e sulla collaborazione.

La parrocchia di Cristo Re è stata il luogo di una meravigliosa esperienza educativa giovanile che molti, oggi ormai adulti, hanno avuto la grazia di vivere in un tempo lontano, ma mai dimenticato, con padre Edoardo Tilotta, il burbero e amato parroco che, con la sua energia, passione e fede ha dato l’avvio alla prima comunità parrocchiale. Allora giovani e anziani si sono ritrovati uniti nel condividere momenti caratterizzati dalla preghiera e da attività caritatevoli di ogni genere che potessero essere di sostegno e di crescita spirituale per tutti. Il teatro è stato spesso il luogo in cui molti si sono cimentati a recitare testi sacri o anche comici, il luogo in cui radunarsi per la visione di film o per altre piacevoli iniziative. E quello che si è realizzato allora è continuato nel tempo con l’avvicendarsi di molti parroci e, addirittura, si è sempre più moltiplicato.

Soprattutto la gioia. Quella nella parrocchia Cristo Re non è mai mancata perché ciascun membro si è sempre sentito accolto con le sue fragilità. Dunque, chiunque oggi dovesse chiedere a un parrocchiano, che cos’è per te la parrocchia Cristo Re, risponderebbe di certo: «La mia seconda casa. La mia seconda famiglia. Il luogo del cuore». Chi la frequenta per la prima volta ne rimane affascinato a tal punto che si sente chiamato a contribuire con i “talenti” a sua disposizione a costruire già, qui e ora, il Regno di Dio rendendosi disponibile come educatore, catechista o come corista o per le pulizie dei locali o per le iniziative della Caritas. Ciascun componente ha sempre collaborato solo e unicamente per spirito di servizio. Nessuno vorrebbe più andare via dal momento in cui entra a fare parte della parrocchia, avendo assaporato la gioia dello stare insieme in semplicità e con spontaneità. Ma chiunque, per motivi personali, non può più farne parte, ovunque andrà potrà attingere a questa esperienza comunitaria per diffondere quell’amore ricevuto in essa a piene mani.

Grazia Gioglio per Condividere

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