Ricorre domani – martedì 22 ottobre – il giorno dell’anniversario del martirio di padre Matteo Adami, avvenuto a Nagasaki il 22 ottobre 1633. Padre Adami era originario di Mazara del Vallo dove nacque il 17 maggio 1576 e fu battezzato lo stesso giorno nella Cattedrale di Mazara del Vallo, nel cui archivio si conserva l’atto di battesimo con la preziosa annotazione: «Fu martire della Compagnia di Gesù nel Giappone». Il processo di beatificazione, lo stesso anno che padre Adami venne ucciso, in Giappone era stato avviato a Macao, poi, inspiegabilmente, interrotto. È stato il Vescovo monsignor Domenico Mogavero a volerlo riprendere, su sollecitazione di un comitato di studiosi e storici.
«Dopo centinaia di anni di oblio, Dio dà la grazia a questa nostra generazione di fare i passi concreti e decisivi per l’avvio della causa diocesana di beatificazione del Servo di Dio P. Giovanni Matteo Adami, gesuita – ha scritto il Vescovo in una lettera per la comunità cristiana [LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA] – dopo aver chiesto e ottenuto dall’Arcivescovo di Nagasaki il consenso al trasferimento della competenza, a lui spettante per il luogo della morte a norma dell’istruzione Sanctorum Mater, ho fatto istanza alla Congregazione per le Cause dei Santi che con proprio rescritto ha concesso a me Ordinario diocesano la competenza a riprendere la causa a suo tempo iniziata altrove e mai portata a compimento. Il processo, di natura storico-documentale, avrà inizio una volta espletati i preliminari di rito».
Per Mogavero bisogna aver fiducia «di poter coronare il desiderio e il sogno della beatificazione del nostro missionario mazarese e di avere, secondo la volontà di Dio, un modello e un intercessore per questa nostra Chiesa locale, per il cammino spirituale dei fedeli e delle comunità e anche per la vita di quanti vivono in questo territorio».