Gli incidenti stradali sono tra le prime cause di mortalità e invalidità permanente dei giovani e rappresentano un’emergenza sociale e sanitaria purtroppo ancora sottovalutata. Tra le cause principali degli incidenti stradali vi sono: le condizioni dei mezzi di trasporto, la sicurezza delle strade, il comportamento e lo stato psico-fisico del conducente. Vorrei soffermarmi su quest’ultimo aspetto e in particolare sulla tendenza alla sensation seeking che porta alla ricerca di emozioni nuove, emotivamente forti e intense mettendo con estrema facilità a rischio la propria e altrui incolumità.
La carica di adrenalina e l’eccitazione danno ai giovani l’illusione di essere invincibili e onnipotenti, ma al tempo stesso li rendono incredibilmente vulnerabili; infatti basta una piccola disattenzione alla guida per giungere all’irreparabile. L’abuso di alcool spesso associato a farmaci e droghe, che ne amplificano gli effetti, viene utilizzato per raggiungere più rapidamente lo “sballo”, per sentirsi “vivi” e dimostrare a sé stessi e agli altri il proprio valore.
Spingersi oltre ogni limite e trasgredire le regole sembrano essere le uniche possibilità di autoaffermazione. Si tratta spesso di ragazzi “fragili”, che vivono una solitudine emotiva, delusi per la mancanza di ascolto e comprensione dei propri bisogni. Ma anche di ragazzi “normali” che sono alla ricerca di nuove esperienze per uscire dalla noia della quotidianità. Come aiutarli? Non è semplice. È una sfida educativa che deve puntare principalmente sulla prevenzione. Occorre aiutare i giovani a mettersi in ascolto di sè stessi e degli altri; a interiorizzare il concetto del limite; a scoprire la gioia delle cose semplici e della condivisione, il gusto della relazione, del dono e dell’amore gratuito, della capacità della contemplazione e dell’apertura alla trascendenza.
Antonio Ferro per Condividere
