Tony Tirenna ha ricevuto il ministero dell’Accolitato il 21 dicembre 2024. Qui pubblichiamo la sua testimonianza.
Tutto è iniziato in un ritiro. Ero da pochi mesi sposato con Federica e durante quel momento ho sentito una parola nitida nel mio cuore che è stata “Seguimi”. Mi ricordo che ne parlai subito con la mia guida spirituale, padre Gianluca Romano, e mi consigliò di iniziare subito la Scuola teologica diocesana così da poter maturare sempre di più questa chiamata nel servire gli altri attraverso il sacro ordine del diaconato. Iniziai nell’ottobre 2019, tutto andava bene; ma nel marzo 2020, qualcosa stravolse la vita a tutto il mondo: il Covid. Ed è stato proprio in quel mese che scoprimmo che saremmo diventati genitori, una grazia che aspettavamo da diversi mesi. Il riprendere gli studi teologici ha acceso in me un sogno che avevo nel cassetto e che non ero riuscito a portare a termine: quello di prendere la laurea magistrale e poter fare quello che sognavo da anni, diventare insegnante.
Sapevo che questa volta ci sarei riuscito perché non ero più solo in questo cammino ma avevo Gesù che guidava i miei passi. Così ricominciai l’Università e la pandemia mi ha permesso di poter studiare online e nello stesso tempo di lavorare. Riesco a finire gli studi in Ingegneria e contemporaneamente a sostenere i vari esami teologici. In agosto 2022 ricevo il mio primo ministero, finalmente stavo facendo quello che avevo sempre sognato. Il Lettorato per me è stato una grandissima grazia perché poter leggere la Parola di Dio mi emoziona. A seguire, nel novembre 2023 con mia moglie abbiamo deciso che il Signore ci chiamava a vivere la nostra genitorialità in maniera diversa e abbiamo deciso di prendere in affido un bimbo bosniaco, la nostra grande preoccupazione era economica ma ci siamo fidati di Gesù, lui avrebbe trovato il modo. Subito dopo questa scelta la sua risposta non è tardata ad arrivare e dopo aver fatto il biglietto per far venire il nostro secondo figlio, ecco che ricevo l’incarico annuale dal Ministero dell’Istruzione.
A dicembre viene a vivere con noi Marko, un bimbo tanto speciale con un vissuto molto forte. Non è stato semplice all’inizio per via della lingua ma con il linguaggio dell’amore Marko è entrato a far parte della nostra famiglia. Succede una cosa meravigliosa, quando si dona amore gratuitamente si riceve il centuplo da parte di Dio. Marko ci ha insegnato tantissimo: a gioire per le piccole cose, ad esempio avere un pasto; a poter ringraziare solo per poter fare una doccia calda. Dopo alcuni mesi, durante un colloquio, il Vescovo Angelo, che mi segue spiritualmente, mi ha comunicato che per lui ero pronto a ricevere il ministero dell’Accolitato. Il poter comunicare Gesù agli altri e il poter aiutare il sacerdote o il diacono nella mensa eucaristica è per me un’emozione unica. Per me vivere il diaconato è il poter far vedere agli altri che Gesù si è fatto servo e io voglio essere il primo a servire gli altri, in particolar modo i giovani, gli alunni che il Signore ogni anno mi dona e gli ultimi perché è in loro che sento profondamente la presenza di Cristo.
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