Si è svolta a Palermo, presso l’Oasi di Baida, l’assemblea della Consulta regionale delle aggregazioni laicali (CRAL), cui aderisce anche la Consulta diocesana di Mazara del Vallo, con l’obiettivo principale di offrire indicazioni utili per delineare il cammino futuro dei laici associati in Sicilia, sollecitati continuamente alla missionarietà da Papa Francesco e provocati, in particolare, dalle sfide indicate nel documento “Considerazioni sull’attuale congiuntura nella nostra Regione” varato dall’episcopato siciliano nel febbraio scorso. In questa prospettiva, la Consulta regionale è chiamata fare la sua parte per affrontare i nodi politici della crisi che stiamo vivendo già da tempo e che ci chiama a misurarci con nuove sfide rispetto alle quali nessuno può essere lasciato indietro, senza che si possa immaginare un semplice ritorno ad equilibri passati.
Come avvertito dai Vescovi siciliani nel documento dianzi citato, siamo, infatti, «ad un tornante delicato della storia nel quale, particolarmente come cristiani, ci sentiamo spinti a raggiungere quelle “periferie esistenziali”, indicate più volte dal Santo Padre Francesco, offrendo quel supplemento di testimonianza e condivisione di cui specie i più poveri hanno bisogno per fare concreta esperienza della Carità di Cristo». Proprio in vista di ciò si è deciso di convocare i “Tavoli della fraternità politica”, suddivisi per metropolie, allo scopo di promuovere il discernimento personale e comunitario in ordine al vissuto dell’umanesimo in Cristo, con speciale riguardo ai problemi delle nuove generazioni nella ricerca del lavoro e nel progettare la loro famiglia, come pure alla situazione degli immigrati che arrivano sulle coste siciliane nella speranza di un futuro migliore.
Com’è intuibile, ciò richiederà uno sforzo particolare delle Consulte diocesane, chiamate a orientare sensibilità, stili, competenze diversi, per operare una lettura “condivisa” delle tematiche oggetto di considerazione dei vari “Tavoli”, ai cui lavori, dopo una previa fase “ab intra”, saranno invitati i rappresentanti della politica nazionale e regionale di volta in volta interessati. Si tratta, contestualmente, di una iniziativa volte a operare un rilancio della Consulta regionale e di quelle diocesane, nell’impegno comune a mettere al servizio delle comunità ecclesiali e della società siciliana la ricchezza dei nostri diversi carismi, la gioia di sentirci parte in maniera ancor più consapevole della Chiesa “popolo di Dio” e realtà “dotata di doni variegati e multiformi” indicata dal Concilio.
Nino Ingoglia