Cav, ossia Centro di Aiuto alla Vita: una semplice sigla che di semplice in realtà ha ben poco. Per dire cosa è e cosa fa, basta citare alcuni dati dell’Organizzazione Mondiale Sanità: nel 2019 su 58 milioni di morti, 42 milioni sono state per l’aborto. Le interruzioni di gravidanza sono state più letali di Aids, cancro, epidemie e guerre, senza calcolare quelle provocate dalla “pillola del giorno dopo”. Ed ecco noi, uomini e donne pronti a sostenere il sì alla vita, sempre e comunque. Il Cav è una realtà a livello nazionale: siamo 400 centri in tutta Italia collegati a un unico numero verde 800813000 “Sos vita” che, a oggi, complessivamente ha già aiutato oltre 190.000 bambini a venire al mondo e più di 700.000 mamme, assistendole in 40 anni di attività.
I dati sono confortanti perché l’89% delle mamme che si rivolgono ai Cav con certificato per abortire, hanno poi proseguito la gravidanza dopo i colloqui con i volontari. Il Cav di Mazara del Vallo è nato nel 1983 con Narduzza Gallo, sostenuto dalla Diocesi, coi fondi 8×1000. Nel corso della nostra attività abbiamo aiutato centinaia di mamme a portare avanti gravidanze inattese. Al nostro sportello di ascolto, aperto lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 12, spesso vengono donne italiane e non, tentate di cedere all’aborto per diversi motivi: per pregiudizi sociali, per numero elevato di figli, per giovane età e purtroppo sempre di più per motivi economici. Noi volontari siamo lì per dar loro non solo sostegno economico, ma soprattutto sostegno morale. La nostra priorità è non farle mai sentire sole in questo momento così delicato.
Da testimonianze rese da alcune donne, prendiamo atto che il senso di lutto che molte mamme provano dopo un’interruzione volontaria di gravidanza, il senso di vuoto che viene fuori anche dopo tanto tempo è paragonabile a una lacerazione, a una ferita che difficilmente si rimargina. È significativo, a riguardo, citare la frase di madre Teresa di Calcutta: «Sarebbe bello che nella nostra città nessuna donna possa dire di aver abortito perchè non è stata aiutata». Nel 2018 le donne aiutate dal nostro Centro a diventar mamme sono state 37, i bambini nati 34. Ma il Cav è molto di più. È un intreccio di storie dove donne diventano mamme, dove i volontari ci mettono il cuore. Ogni storia ha sempre un inizio ma guardandoci attorno mai una fine.
#CondividereTV: Rosy Coppola (Cav Mazara) racconta i suoi anni di impegno
Rosy Coppola è una volontaria di AIUTO CAV e MPV Mazara e da 15 anni svolge attività a supporto delle mamme. La sua testimonianza alla vigilia della 42ma Giornata per la vita, che si celebra domani in tutta Italia.
Publiée par Diocesi Mazara / Condividere sur Vendredi 31 janvier 2020
Abbiamo visto crescere i bambini venuti al mondo, abbiamo anche avuto il piacere di far da madrina per qualcuno di loro, semplici rapporti che diventano vere amicizie. A noi volontari è stato chiesto tante volte perchè facciamo volontariato e soprattutto perchè al Cav la nostra risposta è unanime: crediamo fortemente nel valore della vita, sentiamo di poter fare qualcosa di concreto per queste donne, che va dal semplice sorriso, all’abbraccio, all’aiuto economico. È come entrare in un circolo virtuoso: doniamo speranza e concretezza, ma riceviamo tanto tanto di più.
Rita Gianformaggio per Condividere