[IN CAMMINO VERSO IL SINODO/4] La composizione: l’Assemblea generale ordinaria

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Il nostro percorso di riscoperta dell’istituto sinodale voluto da paolo Vi è arrivato oggi a occuparsi del suo funzionamento. per motivi di chiarezza mi servirò ancora del Codice di diritto canonico che nei canoni 345 e 346 stabilisce che il sinodo si può riunire in assemblea generale ordinaria, straordinaria e in assemblea speciale. Quando il papa convoca il sinodo dei Vescovi in assemblea generale ordinaria è perché vuole che si trattino questioni che per la loro importanza pastorale o disciplinare riguardano tutta la Chiesa universale. Questo tipo di assemblea sinodale, per esempio, si riunirà nel prossimo ottobre per la quattordicesima volta e si occuperà de «la vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo ».

La nostra Chiesa diocesana ha contribuito alla sua preparazione durante l’inverno con contributi raccolti durante il Convegno diocesano e nelle foranie, rispondendo alle domande della Relatio Synodi che ne costituisce i Lineamenta. I membri dell’assemblea generale ordinaria sono i vescovi eletti dalle conferenze episcopali, quelli scelti per l’ufficio che svolgono e i vescovi nominati dal papa; inoltre dieci membri di istituti religiosi eletti da loro stessi e altri nominati dal papa e, infine, come membri di diritto, i patriarchi e gli arcivescovi maggiori e i cardinali capi dei dicasteri della Curia romana. l’assemblea generale straordinaria del sinodo dei Vescovi invece si occupa di questioni urgenti che riguardano la vita della Chiesa universale e l’ultima assemblea di questo tipo, la terza della storia, è stata riunita proprio lo scorso ottobre 2014.

In questo caso i membri, proprio a motivo dell’urgenza, sono i vescovi scelti in ragione del loro ufficio e poi quelli nominati direttamente dal romano pontefice; poi tre religiosi e gli stessi membri di diritto dell’assemblea ordinaria. infine il sinodo si può riunire anche in assemblea speciale e in questo caso i problemi trattati riguardano solo alcune regioni o più regioni riunite. Qui i membri sono i vescovi eletti dalle conferenze episcopali della regione interessata, due religiosi esperti sulla questione trattata e, come membri di diritto, i patriarchi, gli arcivescovi maggiori della stessa regione e, infine, i cardinali capi dei dicasteri della Curia romana competenti sulla materia. Per coordinare i lavori del sinodo, sia nelle fasi preparatorie delle assemblee che nei momenti celebrativi, è istituita una segreteria generale permanente, presieduta dal segretario generale, nominato direttamente dal papa che ha il compito di eseguire ciò che il pontefice dispone e di tenerlo costantemente informato su tutto ciò che concerne il sinodo, oltre che coordinare il consiglio di segreteria composto da quindici membri vescovi, dei quali dodici eletti dal sinodo e tre nominati direttamente dal papa. E’ compito della segreteria raccogliere dai vescovi suggerimenti e pareri sugli argomenti trattati, in genere predisponendo ad hoc un instrumentum laboris. da questo lavoro in un seconda fase si compilano i Lineamenta dell’assemblea, che vengono ancora una volta condivisi con i vescovi in modo da arrivare al sinodo con degli orientamenti condivisi con tutte le Chiese interessate e ben precisati nei contenuti.

don Vincenzo Greco

 

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