[IL FESTINO A MAZARA DEL VALLO] San Vito martire, il Santo europeo che unisce popoli e devozione

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San Vito. Santo conosciuto e sconosciuto! Nonostante la immutata devozione dei suoi fedeli attraverso i secoli possiamo affermare che di lui non sappiamo molto. Le uniche notizie che possiamo riportare sono che si tratta di un giovane discepolo di cristo e suo martire, il cui culto è attestato in Lucania e in Sicilia nel VII secolo. Solo antiche leggendarie narrazioni, le Passiones, ci aiutano a colmare questa scarsità di notizie. Esse risalgono al VII/VIII secolo e raccontano della nascita di Vito in Sicilia, del suo viaggio in Lucania e del suo martirio a Roma, sotto l’impero di Diocleziano, all’inizio del IV secolo.

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Il racconto si conclude con la narrazione degli angeli che lo trasportano alla foce del fiume Sele in Lucania dove muore e trova sepoltura. Nonostante la scarsità di documentazione storica sulle sue vicende, tuttavia la storicità della sua esistenza non può essere messa in dubbio per l’antichità delle fonti, come i “Sacramentari”, che già nel V secolo riportano la sua memoria liturgica. Il suo culto conobbe fin dall’antichità una straordinaria diffusione e già alla fine del v secolo esistevano a Roma delle chiese a lui intitolate. È certamente uno dei santi più venerati nel Medioevo, in Italia e nei Paesi dell’europa centrale e settentrionale. Nei Paesi nordici San vito è annoverato tra i 14 Santi ausiliatori. Il Santo è invocato contro i morsi di cani rabbiosi, contro la chorea, contro lo “scanto” (paura provocata da un trauma), contro attacchi demoniaci, contro gli spiriti maligni, contro il fuoco e contro il fulmine. È protettore dei ballerini, attori e albergatori.

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Il nome e la figura di Vito ci sono cari. Impariamo ad amare San Vito fin da bambini. La sua “memoria” a Mazara del Vallo si conserva con il Fistinu e con tanti altri segni di devozione, di arte e di fede. In molti paesi essa viene custodita da una chiesa o da una cappellina, da antichi riti o anche semplicemente da un‘indicazione topografica. Così in Italia i comuni che portano il suo nome sono 15. Ma ce sono molto di più che lo invocano come patrono. Ecco, lungo l’Italia si riscopre quanto il culto di San Vito sia antico e radicato e si possono cogliere i segni della sua presenza nelle nostre comunità per esprimere, in preparazione alla sua festa, ancora una volta, un convinto atto di adesione a quella fede che ha portato San Vito in cielo, e che ha proiettato il suo esempio, in un viaggio attraverso la storia, percorrendo mari e monti, nel cuore di Mazara del Vallo e di tutte quelle città e contrade che oggi con orgoglio si definiscono “paesi di San Vito”.

don Piero Messana per Condividere 

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La processione notturna del Santo

L’annuncio del Festino

L’omaggio ai caduti in mare

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