C’è un momento della vita in cui ti poni delle domande: in che direzione stai andando? Quali scelte ti caratterizzano? Perché non sei ancora riuscito a raggiungere gli obiettivi che ti eri prefissato? Da ultimo: sono felice? Una domanda la cui risposta ti fa paura. Sebbene riesca a fingere quando sei in giro, al lavoro o a casa, tra te e te non riesci a mentire. Con tanti motivi per essere felice, ti accorgi che ti manca qualcosa, la vera felicità che ti fa sentire pieno e realizzato… ti manca tutto! Da qui inizia la tua ricerca. Pur insoddisfatto di ciò che hai, ti accontenti e smetti di sognare. Finché arriva il colpo di scena. A fine giornata, stanco, assorto nei tuoi pensieri, ecco l’imprevisto, che ti cambia la vita e fa vibrare i tuoi sogni.

Era febbraio del 2011: inizio di un percorso, quasi furtivo, tutto in salita. Dice la Scrittura: «il seme germoglia e cresce senza che egli [l’uomo] sappia come» (Mc 4,27), e con questa Parola comprendo che c’era un disegno d’amore sognato per me, un incontro personale con l’amore vero che non ti fa rimanere uguale. Si riaccende la speranza e comprendi che tu sei figlio di un sogno. E arriva il momento fondamentale in cui sei chiamato a fare una scelta: metterti in cammino per diventare cristiano vero, vero seguace di Cristo. Le difficoltà non mancano, ma segui il Maestro perché la felicità immensa che porti nel cuore non te la potrà togliere nessuno. E così, riscoperto me stesso, ho iniziato il tempo del discernimento vocazionale. Ho capito allora che ero chiamato a qualcosa più grande di me, qualcosa di immenso. Pian piano ho cercato le risposte fino a quel momento incompiute.
Nel 2012 ho chiesto di iniziare il cammino verso il diaconato e a frequentare la Scuola Teologica Diocesana. Nel 2013 sono stato accolto in questa grande famiglia diocesana da don Vito Impellizzeri, allora rettore del Seminario. Oggi, dopo sette anni di cammino, ringrazio Dio per lo smisurato amore che mi ha donato. Con la grazia di Dio continuo il mio cammino con umiltà e con la volontà ferma di approfondire la mia relazione con l’Amore vero. Il mio cuore esulta di gioia e posso dire con convinzione: «Sono felice». Nello stesso tempo sono certo che Egli è il Dio della vita e il Signore Santo che converte tutto nella meraviglia, difficile da scoprire ma una volta scoperta dura per sempre.
Seguire il Signore non è sempre facile; la strada è spesso tortuosa e difficoltosa, ma accetto tutto con amore. Penso che lasciarsi amare sia la cosa più difficile, ma non farlo è il peccato più grande. Io ho scelto di farmi amare da Dio e perciò sono felice. Fiducioso, pieno di curiosità e meraviglia percorro deciso il cammino verso la meta più grande della mia vita, certo che il Signore opera cose meravigliose per mezzo di coloro che accettano di essere strumento di grazia per la Chiesa e per il mondo.
Giulio Sirtori per Condividere
Giulio Sirtori verrà ordinato diacono permanente, domenica 30 maggio, alle ore 18,30, nella Cattedrale Ss. Salvatore di Mazara del Vallo.