Giancarlo Bosetti
Fedi in dialogo, il mondo ne ha bisogno (Editrice Missionaria Italiana)
2015| pp. 64| 4,50 euro
Il dialogo interreligioso come urgenza per credenti e non credenti. Giancarlo Bosetti, direttore della rivista Reset, intellettuale «laico» di sinistra, nel suo nuovo testo “Fedi in dialogo, il mondo ne ha bisogno” (Editrice Missionaria Italiana), indaga e rilancia il confronto tra credenti. Bosetti, non credente ma da sempre fautore del dialogo interreligioso, traccia una disamina storica delle possibilità di creare spazi di confronto tra le fedi, sia al proprio interno che nei riguardi delle altre tradizioni religiose.
Nel suo denso contributo, Bosetti spazia da Origene, grande teologo dei primi secoli, e Nicolò Cusano, fino a figure più vicine a noi come Jacques Dupuis, teologo «censurato» dal Vaticano per il suo pensiero sul pluralismo religioso, Raimon Pannikar, sostenitore di una contaminazione tra induismo e cristianesimo, oJulien Ries, fondatore dell’antropologia religiosa.
Secondo Bosetti, il dialogo interreligioso è «un’attività umana importante, influente, capace di scatenare risposte potenti» di fronte alle derive violente che spesso strumentalizzano Dio e il credo religioso. Indagando anche alcune figure islamiche sostenitrici del dialogo, come il critico Nasr Abu Zayd o il teologo sciita Mohammad-Ali Abtahi, Bosetti mostra come in diverse tradizioni teologiche vi siano voci favorevoli alla possibilità della convivenza interreligiosa e dell’arricchimento. Sono i «grandi maestri del dialogo», come li definisce l’Autore, figure che nel corso della storia si sono spese a favore del pluralismo e che andrebbero riscoperte e fatte maggiormente conoscere, in modo da promuovere l’ospitalità e il confronto in ciascuna religione. Il dialogo non solo favorisce un arricchimento di ciascun credente nel conoscere meglio la propria fede, ma soprattutto apre alla possibilità di costruire società più aperte e tolleranti.