[DENTRO LA QUARESIMA/1] Gesù condotto dallo Spirito nel deserto, tentato dal diavolo

0

La pericope di questa prima domenica di Quaresima ci presenta Gesù condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo (cfr Mt 4,1-11). La prima tentazione di Satana è quella di mettere Gesù alla prova chiedendogli di svelare la sua identità di Figlio di Dio trasformando le pietre in pane. Ma Gesù si oppone perché sa benissimo che non è Lui a darsi la figliolanza con il Padre, ma la riceve! Secondo la legge di natura è il padre che provvede il cibo per il figlio e non viceversa. È il padre che dà il pane al figlio e non al contrario. Una delle tentazioni che l’uomo deve superare è, perciò, quella di pensare che la sua vita non dipende da se stesso perché gli è stata donata e quindi non può disporre di essa come crede e come vuole.

La seconda tentazione riguarda il rapporto filiale che Gesù vive con il Padre: “Se tu sei il Figlio di Dio…” gettati giù dal punto più alto del tempio perché, se quello che dice la Scrittura è vero, allora “ai sui angeli darà ordini…perché il tuo piede non inciampi in una pietra” (Mt 4,6b). Ma Gesù citando la Scrittura risponde: “non metterai alla prova il Signore Dio tuo” (Mt 4,7). Questa seconda tentazione è molto subdola perché può mettere in crisi il rapporto con il Signore. Quanta gente se la prende con Dio per la morte di una persona cara e si chiede: perché la morte? Ci sono persone che per una malattia grave vivono un rifiuto di Dio perché pensano tra sé e sé: perché Dio non mi guarisce? Perché questa prova immensa? Non mettiamo alla prova il Signore, pensando che tutto quello che soffriamo è per causa Sua.

La terza tentazione riguarda l’idolatria e il rinnegare il culto di adorazione al Signore Dio. Tante persone hanno rinnegato Dio e sono schiavi del potere, hanno venduto la propria anima per avere in cambio successo, visibilità, notorietà, prestigio e ricchezza. Quanti di noi partecipiamo alla messa e svolgiamo servizi pastorali siamo attaccati a idoli che ci siamo costruiti, ai quali abbiamo aderito o ereditato dalla famiglia o dalla società in cui viviamo e di cui facciamo fatica a liberarci.

La liturgia ci invita a vivere la Quaresima come un tempo di deserto, come un tempo di prova! Non avere paura delle prove che stai vivendo nella tua vita, non ti scoraggiare nelle tentazioni, non arrenderti! Vivi la Quaresima come momento di riscoperta o di riappropriazione del tuo rapporto filiale con Dio Padre! Vivi questo tempo di grazia come occasione per purificare il tuo cuore da tutti quegli idoli che albergano nel tuo cuore, riconoscendo Dio come l’unico Signore della tua esistenza!

don Nicola Altaserse per Condividere

© RIPRODUZIONE VIETATA

Scrivi una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here