Concilio Vivo/4: 2 febbraio ‘62, l’annuncio e quel treno col Papa a Loreto

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Un diffuso ottimismo serpeggiava tra gli addetti ai lavori e nello stesso Pontefice, persuasi che il Concilio si sarebbe limitato a ratificare, dopo qualche marginale emendamento, il lungo e minuzioso lavoro delle commissioni preparatorie. Tuttavia ad animare il progetto conciliare era la viva coscienza della sua urgenza e la preoccupazione per un’umanità sempre più minacciata dall’ateismo. Convocata ufficialmente con la costituzione apostolica Humanae salutis del 25 dicembre 1961, Giovanni XXIII chiedeva all’assemblea conciliare di saper “immettere l’energia perenne, vivificante, divina del Vangelo nelle vene di quella che è oggi la comunità umana, che si esalta delle sue conquiste nel campo della tecnica e delle scienze, ma subisce le conseguenze di un ordine temporale che taluni hanno tentato di riorganizzare prescindendo da Dio” (Humanae salutis, n. 3).

Gli obiettivi prefissati erano chiari: riunire le forze di tutti i figli della Chiesa, rimirarsi nella stupenda immagine dell’unità favorendo anche il cammino verso di essa dei cristiani separati dalla Sede Apostolica, irrobustire la fede con forze nuove, promuovere la santità, incrementare la diffusione delle verità cristiane, per fare in modo che la Chiesa si dimostrasse sempre più idonea a risolvere i problemi degli uomini contemporanei, offrendo ad essi anche l’opportunità di avviare pensieri e propositi di pace soccorrendo una comunità umana costantemente insicura, turbata dinanzi ai pericoli di disastrosi conflitti (Cfr Humanae salutis, nn. 6-9). Il 2 febbraio 1962, con il motu proprio Consilium, si fissava la data di apertura per l’11 ottobre, mentre il mattino del 4 ottobre un treno si muoveva dalla stazione vaticana per condurre il Pontefice in pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi e porre il Concilio sotto la protezione della Madonna e del Poverello. Era il viaggio più lungo che un Pontefice avesse fatto nell’ultimo secolo. La mano benedicente del Papa, sorridente e paterno, sporgeva dal finestrino, sollecitando applausi ed affettuosi entusiasmi nelle folle assiepate ad ogni stazione attraversata dal treno. Commosso ed entusiasta Giovanni XXIII si preparava a dare solenne inizio al Concilio.

Don Vito Saladino per Condividere

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