Salve direttore, sono Annalisa Di Blasi. Vorrei costituire un’impresa e, qualche giorno fa, ho letto distrattamente una notizia dal titolo “Resto al Sud”. Ma di che cosa si tratta?
Annalisa Di Blasi, giovane disoccupata
Gentilissima Annalisa, dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa. Fare impresa e creare occupazione si può, basta essere informati e seguiti. Formazione e correttezza nella gestione di un’impresa sono elementi determinanti per un ottimale percorso che porti a produzione ma anche a concorrenza nel mercato. “Resto al Sud” è un incentivo per agevolare l’imprenditoria giovanile. Siamo in attesa che venga pubblicato il bando, ma le rappresentiamo in maniera sintetica l’incentivo che offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani che risiedono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e che non dispongono di mezzi propri, di avviare un’attività propria nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi.
Si tratta di una dotazione di 40.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante. L’incentivo, quindi, si rivolge ai giovani tra 18 e 35 anni, che non risultino già beneficiari nell’ultimo triennio di altre misure per l’autoimprenditorialità. Precisiamo che possono presentare domanda per accedere al finanziamento “Resto al Sud” anche le imprese ancora da costituire; queste però dovranno costituirsi come impresa individuale, società, o cooperativa al massimo entro i 60 giorni successivi alla data di comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria.
Gaspare Magro, dottore commercialista
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