Beddamatri di la Cava. Marsala è in festa per la propria patrona: la Madonna della Cava, alla quale è dedicato il Santuario nel centro della città e che sino a martedì rimarrà aperto per le celebrazioni. Il Santuario si trova vicino ai resti della sontuosa chiesa costruita a partire dal 1607, ampliata nella metà del XIX secolo, e completamente distrutta dal tragico bombardamento subìto dalla città l’11 maggio 1943: una pioggia di fuoco con migliaia di vittime civili.

La storia della Madonna è legata all’apparizione dell’immagina in sogno a padre Leonardo Savina, frate dell’Ordine degli Eremiti Agostiniani: lo esortava a scavare presso la cava per ritrovare l’antico Simulacro su cui edificare una Chiesa. Simulacro che fu nascosto dai cristiani lilibetani per proteggerlo dalle persecuzioni.
Solo nel 1518 in seguito ad un crollo fu ritrovata la statua, una piccola scultura alta 18 cm. Con il ritrovamento si verificarono molti miracoli testimoniati da una vasta documentazione. Sembra che chi la scoprì fosse muto e riacquistò la parola. Nel 1788 la città di Marsala elegge la Madonna della Cava a Patrona e protettrice della Città. L’11 maggio del 1943, durante i bombardamenti, la Madonnina fu recuperata dalle macerie e tratta nuovamente in salvo.
Il pozzo dove fu rinvenuta la statuetta è ancora visitabile, e vi si accede dalla grotta scavata nella pietra che costituì il nucleo originario della chiesa realizzata dagli Agostiniani subito dopo la scoperta. I recenti restauri hanno restituito splendore all’intera chiesetta ipogeica, agli affreschi rinascimentali ed alle sculture che ne ornano le cappelle.