[A BORDO] Sulla stessa barca, verso una cittadinanza condivisa

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Si è concluso oggi, con l’arrivo a Trapani dell’imbarcazione con a bordo i partecipanti, la terza edizione dell’incontro nazionale islamo-cattolico, promosso dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, insieme ai leader delle principali comunità islamiche presenti in Italia. I partecipanti, cristiani e musulmani, sono salpati da Trapani e hanno solcato il Mediterraneo “sulla stessa barca” per affrontare un viaggio di ascolto, condivisione, silenzio, preghiera, contemplazione, ed essere così condotti a una riflessione comune sulla dignità umana, la fratellanza e l’amicizia sociale. Come meta è stata scelta Lampedusa, isola di frontiera che interroga quotidianamente l’Italia e l’Europa in tema di diritti, doveri, eguaglianza e giustizia.

L’evento si inserisce all’interno del progetto di approfondimento del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, siglato il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb. La Giornata nazionale di amicizia islamo-cattolica è stata un’importante occasione di confronto e consolidamento dei rapporti tra operatori di dialogo interreligioso per permettere uno scambio reciproco di buone pratiche. L’incontro ha previsto il coinvolgimento dei referenti regionali per l’islam e di quelli nazionali delle realtà ecclesiali dell’Unedi, unitamente ai delegati delle comunità musulmane, insieme ai referenti giovanili di entrambe le realtà per una duratura risonanza dei temi trattati in direzione di una cittadinanza condivisa e nell’obiettivo di vivere il dialogo interreligioso nell’ottica di una convergenza valoriale.

In questo momento storico, che per i cattolici assume anche un significato sinodale, è apparso prioritario compiere questo passo avanti sui temi ritenuti cruciali dal Documento di Abu Dhabi che si è espresso chiaramente sull’importanza di un impegno sociale da parte di cristiani e musulmani a favore di «una piena cittadinanza» basata «sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godano della giustizia». Fondamentali e quanto mai attuali sono le parole espresse da Papa Francesco proprio ad Abu Dhabi: «É giunto il tempo in cui le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e con audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace».

Antonino Carpitella per Condividere
Componente del Tavolo regionale di formazione e studio sull’Islam in Sicilia

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